Valutazione di clima e impatto acustico

La Legge Quadro sull’inquinamento acustico (Legge n. 447 del 26/10/1995) introduce all’Art. 8 i concetti (distinti) di valutazione “di clima acustico” e “di impatto acustico” definendo altresì quando tali valutazioni sono obbligatorie.
Valutazione di Clima Acustico
La valutazione di Clima Acustico è sostanzialmente una fotografia della condizione acustica esistente in un determinato luogo o contesto territoriale; tale fotografia si ottiene mediante una accurata indagine strumentale (fonometrie) di media e lunga durata il cui fine ultimo è identificare e quantificare le emissioni acustiche delle sorgenti sonore già presenti nell’area prima della realizzazione di determinate opere (il cosiddetto Clima Ante Operam). Tale valutazione è obbligatoria (comma 3 art. 8, Legge 447/1995) quando nell’area è prevista la realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti:
- scuole a asili nido;
- ospedali;
- case di cura e di riposo;
- parchi pubblici;
- nuovi insediamenti residenziali prossimi a determinate opere (strade, aeroporti, ferrovie, impianti, ecc.)
Valutazione di Impatto Acustico
La valutazione di Impatto Acustico può essere applicata ad una situazione esistente o futura: in quest’ultimo caso si parla di Valutazione Previsionale.
Al pari del Clima, anche la valutazione di Impatto Acustico comporta una completa e accurata caratterizzazione dei livelli sonori esistenti in un determinato luogo/area, ma, a differenza del Clima, è necessario procedere anche ad identificare e quantificare il contributo acustico specifico della sorgente sonora (stabilimento, macchina, impianto, attività) oggetto della valutazione.
Nel caso in cui la specifica sorgente sonora non sia ancora presente ma sia l’obiettivo finale di un determinato progetto, si parla allora di valutazione previsionale di impatto acustico che, prendendo le mosse dalla determinazione della condizione acustica Ante Operam, ha lo scopo di stimare quale sarà lo scenario futuro (Post Operam) determinato dall’entrata in scena di una nuova sorgente di rumore e di confrontare tale scenario con i limiti di legge (immissione, emissione e differenziali). La stima/previsione del contributo acustico di una specifica sorgente (semplice o complessa, fissa o mobile, puntiforme o estesa) viene eseguita ricorrendo o, nei casi più semplici, a formulazioni standardizzate che fanno sostanzialmente riferimento alla norma UNI ISO 9613 (parte 1 e 2) o a software di simulazione.
Volendo semplificare al massimo quanto descritto in precedenza, possiamo dire che:
- la valutazione di clima acustico va effettuata quando c’è un “soggetto” che può potenzialmente subire gli effetti del rumore (residenze, scuole, ospedali, ecc.)
- la valutazione di impatto acustico va invece eseguita quando c’è un “soggetto” che produce, e quindi immette nell’ambiente circostante, rumore.
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